Dalla scena della vita alle scene del teatro: con questo slogan, la stagione del Teatro Alighieri di Ravenna alterna titoli moderni e di repertorio
Estrema propaggine del Ravenna Festival e anticipazione della Stagione lirica 2018/2019 del Teatro Alighieri di Ravenna, la Trilogia d'autunno quest'anno, dal 23 novembre al 2 dicembre, si dipana tutta all'insegna di Giuseppe Verdi con Nabucco diretto da Pietro Borgonuovo, Rigoletto diretto da Hossein Pishkar e Otello diretto da Nicola Paszkowsky. In buca troveremo sempre l'Orchestra Giovanile Cherubini; in tutti, regia e ideazione scenica sono di Cristina Muti Mazzavillani, il visual design di Davide Broccoli, i costumi di Alessandro Lai.
Il 16 dicembre si entra nel vivo della programmazione con Il viaggio di Roberto, un treno verso Auschwitz di Paolo Marzocchi, libretto di Guido Barbieri, regia di Alessio Pizzech: la storia tragica e commovente del piccolo Roberto Bachi, deportato e scomparso nel lager nazista, sarà presentata in una nuova versione per orchestra.
Gounod, Mozart, Giordano
L'anno nuovo si aprirà con un'inedita sinergia che vede il l'Alighieri associato al Teatro Nazionale Croato Ivan Zajc: si tratta di Roméo et Juliette di Gounod, che pochi giorni dopo il debutto a Fiume approderà in quest'altra sponda dell'Adriatico, il 18 e 20 gennaio. La regia è di Marin Blazevic, direttore del teatro fiumano; orchestra e coro dello Zajc saranno sotto la guida di Paolo Olmi; nel cast il soprano Margarita Levchuck e il tenore Jesús Álvarez.
Il 22 e 24 febbraio si conclude la trilogia Mozart/Da Ponte avviata in collaborazione triennale col Festival di Spoleto ed il Teatro Coccia di Novara. Arriverà a Ravenna infatti l'opera Le nozze di Figaro, nata sulle scene spoletine con la regia di Giorgio Ferrara, scenografie di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, costumi di Maurizio Galanti. Protagonisti Luca del Savio, Manuela Bisceglie, Vittorio Prato, Francesca Sassu, Aurora Faggioli. L'Orchestra Cherubini sarà nelle mani della giovane direttrice giapponese Erina Yashima.
Una coproduzione più ampia con vari teatri emiliani e l'Opéra de Toulon porterà invece all'Alighieri l'Andrea Chénier di Giordano, affidato alla regia di Nicola Berloffa e, in questo caso, alla bacchetta di Giovanni di Stefano a capo dell'Orchestra Regionale Emilia-Romagna (recite 8 e 10 marzo). Fra gli interpreti troveremo Samuele Simoncini, Saioa Hernandez, Arnesto Petti, Nozomi Kato. Scene di Justin Arienti, costumi di Edoardo Russo.
Il racconto d'un dramma rimosso dalla memoria
Il compito di chiudere la stagione il 18 aprile spetterà a un'opera da camera contemporanea del compositore Admir Shkurtaj e del librettista Alessandro Leogrande: Katër I Radës, il naufragio, presentata alla Biennale Musica di Venezia 2014. L'opera affronta il tragico racconto dell'affondamento provocato dalla corvetta militare italiana Sibilla, nel Venerdì Santo 1997, nei a danno della motovedetta albanese omonima affollata di profughi. Ben 81 furono allora i morti. La regia è di Salvatore Tramacere; il lavoro andrà in scena al Teatro Rasi.
...ed ecco la danza!
Per gli appassionati di danza, il 26 e 27 gennaio ritornerà a Ravenna la la mitica compagnia newyorchese Parsons Dance. Il 16 e 17 febbraio andrà in scena Dance Me, omaggio a Leonard Cohen reso da Les Ballets Jazz de Montréal. Il 16 e 17 marzo appuntamento con il balletto classico: Gala omaggio al coreografo Leonid Yacobson offerto dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo. A concludere, l'Aterballetto porterà il 6 e 7 aprile la piéce Bach Project, nuove coreografie di Diego Tortelli su musiche bachiane, rivisitate in chiave moderna ed eseguite dall'Ensemble Sentieri Selvaggi.
